Siamo assai di più di quello che conosciamo di noi stessi…
Queste parti sconosciute che affondano le radici nella profondità del nostro inconscio, arrivano da chissà dove e da chissà quando.
Spesso si annidano quando siamo ancora piccoli e senza filtri utili a discernere se quello che ci viene detto sia qualcosa di buono per noi, oppure non tanto.
E’ cosi che le credenze, della bisnonna o dell’anziano parroco, entrano a far parte del nostro piccolo mondo come programmazioni.
Diventiamo proprio come un sistema operativo che funziona secondo schemi pre-impostati:
siamo controllati, non siamo noi a scegliere la direzione, lo fanno per noi proprio quei programmi.

Ma poi arriva il momento in cui viviamo un conflitto rispetto a una certa credenza o programma disfunzionale, ed ecco che il sistema va in tilt!
La buona notizia è che grazie a quel conflitto abbiamo la possibilità di comprendere
ciò che funziona davvero per la nostra vita e ciò che invece è solo un ristagno!
E decidere finalmente di liberarcene.
Personalmente non avevo idea che girassero dentro di me programmi automatici di stampo “cattolico/religiosi”, per fortuna durante una connessione con il mio inconscio sono usciti fuori, cosi ho potuto subito trasformare!
Avevo una serie di programmi del tutto limitanti sulle “brave bambine”:
cosa fa o non fa una brava bambina,
come deve essere,
come si deve comportare,
cosa deve pensa?
Volete un esempio di programma disfunzionale? Ecco qua:
“Le ragazzine invidiose bruceranno tra i peccatori, mentre quelle remissive e controllate saranno perfette agli occhi di Dio e delle persone“.
Non ricordavo queste parole nella mente, ma erano segnate a lettere cubitali nella mia parte più profonda controllando le mie azioni, le mie scelte, da allora per il resto della mia vita.
Molto probabilmente non sono stata l’unica bimba a contatto con la bisnonna e con le sue regole, né sono l’unica che ha recepito e fatto proprie delle credenze come questa.
Le bambine devono essere perfette? Remissive?!
Immaginiamo cosa può succedere secondo questa affermazione.
A parte il fatto che non potremo MAI essere perfette, e ricercare continuamente la perfezione ci porta allo sfinimento su tutti i livelli.
Ma diciamolo, siamo perfette nelle diversità, nelle caratteristiche individuali e magnifiche, nel nostro essere libere di essere noi stesse, nel dire anche dei NO, nell’esprimere ciò che proviamo, nel dire la nostra verità. Altro che essere remissive!

Controllate? Ma daiii?!
Sarebbe a dire che ogni volta che sale la rabbia dovremo reprimerla, perché cosi dice la bisnonna che lo ha imparato dalla sua… a cui l’avrà insegnato forse un prete? Chissà.
Come stiamo quando non possiamo trasmutare quell’energia in accumulo?
Reprimere, nascondere e accumulare qualcosa dentro di noi è fuorviante e pericoloso. Perché prima o poi la potenza aumentata di tale energia diventa come una bomba cinque, cento volte più esplosiva.
Dunque impariamo a gestire le emozioni piuttosto che far finta di non provarle!
Non è arrivata l’ora di ripulire vecchie credenze e programmi che scelgono per noi?